Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 5 ottobre 2003 Penso che tutte le liste della coalizione Intesa Democratica Autonomista farebbero bene ad essere consapevoli di che cosa comporti far parte di un comune progetto di governo del Trentino, con la leadership concordata e condivisa di Lorenzo Dellai. Se nella fase preliminare di formazione della coalizione e del programma, e di preparazione delle liste, sono inevitabili momenti di confronto critico e anche di tensione, nella fase successiva della campagna elettorale vera e propria dovrebbe prevalere in tutte le forze politiche del centro-sinistra autonomista la consapevolezza della comune impresa programmatica, della comune sfida politica in alternativa al centro-destra e della comune responsabilità insieme al candidato presidente Dellai, in termini di “cultura di governo”. I Verdi e democratici per l’Ulivo hanno aperto la loro lista a molti indipendenti, hanno mantenuto nel simbolo il riferimento forte all’Ulivo, ma hanno anche condiviso (come alle provinciali del 1998 e alle politiche del 2001) la necessità di dar vita a una coalizione nuova, ampia e pluralista, capace di esprimere un progetto di governo, convincente e vincente, per il Trentino. In nessun momento abbiamo utilizzato le occasioni pubbliche per polemizzare con altre forze politiche alleate e men che meno col candidato presidente Dellai, che abbiamo scelto e sostenuto, nella consapevolezza che le diversità e le differenze sono una ricchezza per una coalizione che sappia però dar vita ad un progetto comune e condiviso. Ci auguriamo che venga posta fine alla stagione delle polemiche, delle tensioni e delle meschine rivalità: in una squadra di governo, tutti sono utili e necessari per la vittoria comune, senza infondati egemonismi o complessi di superiorità. Del resto, saranno gli elettori – e solo loro – a decidere il 26 ottobre, col proprio voto, il peso politico di ciascuna lista e di ciascun candidato. E per qualcuno, quel giorno, potrebbe anche esserci qualche sorpresa. Sono le sorprese della democrazia. Marco Boato |
MARCO BOATO |
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